91011
Un vino che rappresenta una mappa, un tessuto urbano, una storia antica. La storia di Alcamo.

Giallo paglierino con riflessi verdolini.
Il bouquet fruttato e floreale, con sentori di fiori bianchi, come la zagara, scorza di limone, arancia amara, accenno di frutti tropicali e percettibile la nota erbacea, è completato da un finale speziato e minerale.
In bocca notiamo subito la freschezza del catarratto, media struttura, note sapide e minerali con una chiusura amarognola caratteristica del vitigno principe dell’alcamese.
Territorio: San Nicola, Alcamo
Vigneti: Catarratto
Altimetria: 350 slm
Clima: Caldo e temperato
Temperatura media annuale: 17,5°
Piovosità media annuale: 595mm
Sistema di allevamento: Controspalliera
Potatura: Mista, Guyot
Densità di coltivazione: 3300 piante c. per ettaro
Periodo di raccolta: II° Decade di Settembre
Alcool: 12%
Giallo paglierino con riflessi verdolini.
Il bouquet fruttato e floreale, con sentori di fiori bianchi, come la zagara, scorza di limone, arancia amara, accenno di frutti tropicali e percettibile la nota erbacea, è completato da un finale speziato e minerale.
In bocca notiamo subito la freschezza del catarratto, media struttura, note sapide e minerali con una chiusura amarognola caratteristica del vitigno principe dell’alcamese.
Territorio: Camporeale
Vigneti: Grillo
Altimetria: 350 slm
Clima: Caldo e temperato
Temperatura media annuale: 17,5°
Piovosità media annuale: 595mm
Sistema di allevamento: Controspalliera
Potatura: Mista, Guyot
Densità di coltivazione: 3300 piante c. per ettaro
Periodo di raccolta: I° Decade di Settembre
Alcool: 12%
Un vino da gusta con sarde, gamberi, ragù di polpo, busiate, pesto trapanese, o pesce spada e melanzane con pomodorino di pachino, e anche con pasta al macco di fave, oppure tenerumi e cozze.
In riduzione, si inizia con la diraspo-pigiatura, si procede con una pressatura soffice, con presenza di gas inerte e a una sedimentazione statica a bassa temperatura.
Dopo l’inoculo dei lieviti selezionati, il mosto fermenta ad una temperatura di 18°C – 19°C.
Il vino affina in vasche d’acciaio, con le fecce fini che saranno movimentate settimanalmente per 2 mesi. Si procede con l’imbottigliamento
Un vino da gusta con sarde, gamberi, ragù di polpo, busiate, pesto trapanese, o pesce spada e melanzane con pomodorino di pachino, e anche con pasta al macco di fave, oppure tenerumi e cozze.
In riduzione, si inizia con la diraspo-pigiatura, si procede con una pressatura soffice, con presenza di gas inerte e a una sedimentazione statica a bassa temperatura.
Dopo l’inoculo dei lieviti selezionati, il mosto fermenta ad una temperatura di 18°C – 19°C.
Il vino affina in vasche d’acciaio, con le fecce fini che saranno movimentate settimanalmente per 2 mesi. Si procede con l’imbottigliamento
Una mappa, un tessuto urbano, una storia antica.
L’etichetta ci racconta questo e molto di più. Ci narra di un vino la cui appartenenza alla città di Alcamo si palesa soprattutto allo sguardo di un occhio attento e sensibile alla sua storia.
Una mappa, un tessuto urbano, una storia antica.
L’etichetta ci racconta questo e molto di più. Ci narra di un vino la cui appartenenza alla città di Alcamo si palesa soprattutto allo sguardo di un occhio attento e sensibile alla sua storia.
© Tenute Valso. Tutti i diritti riservati. Riservatissimi.
Made with love by Zigurat
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